L'ANALISI
21 Ottobre 2015 - 17:23
Il sottopassaggio di via Brescia apre alle auto
CREMONA - Ha aperto, anche alle auto, il sottopassaggio ferroviario di via Brescia. Le prime vetture sono transitate nel primo pomeriggio di mercoledì 21 ottobre, quando il sindaco Gianluca Galimberti - con il vicesindaco Maura Ruggeri e gli assessori Barbara e Alessia Manfredini - ha tolto le transenne durante la cerimonia di inaugurazione. La strada, ora, è a senso unico dalla periferia verso il centro della città. Il passaggio sotto il manufatto - limite 20 chilometri orari - merita la dovuta attenzione, perché non è poi così largo. Per evidenti ragioni di sicurezza, è 'separato' da quello per le bici e i pedoni, in questo caso con il doppio senso di marcia.
Con il sottopasso di via Brescia, progettato da Centro Padane e realizzato dalla Paolo Beltrami spa, si conclude il ‘trittico’ che comprende il sottopasso di via Persico ed il sovrappasso di San Felice.
Poche parole da parte del sindaco che ha insistito sulla "scelta viabilistica di buon senso" che tiene conto delle esigenze di chi abita a lavora, non penalizza ciclisti e pedoni, è sicura. Ha aggiunto: "E’ un’opera che ci siano trovati, abbiamo fatto le necessarie valutazioni, continueremo il monitoraggio, senza dimenticare i problemi che riguardano via Esilde e Francesco Soldi, ora in grave sofferenza per i cantieri e l’aumento del traffico". Ha ringraziato i cittadini per la pazienza avuta, i tecnici per il lavoro fatto, pure per quanto riguarda la segnaletica, gli amministratori per aver condiviso la scelta fatta che, ha concluso "nel tempo di rivelerà più che ragionevole".
Opinione non condivisa dal consigliere di minoranza Federico Fasani. "Cremona è sotto attacco da parte del Professore e della sua assistente. Dove mettono le mani combinano disastri, anche su progetti ereditati e finanziati da chi c'era prima di loro. Più testardamente che mai, stanno dando corso al piano ideologico di boicottaggio viabilistico ai danni dei cittadini e delle attività economiche". E' duro Fasani, il quale prosegue con le sue riflessioni. "Mentre tutte le discipline e gli indirizzi ministeriali che regolano i Piani urbani della mobilità indicano come criterio base la gerarchia delle strade e dei flussi di traffico, a Cremona si stanno ponendo ostacoli sistematici sulle direttrici principali che provengono da nord e si sta dirottando il traffico nelle strade residenziali laterali (via Esilde e Francesco Soldi) che non sono adeguate a sostenerlo. L'esatto contrario di quello che avrebbe senso fare". E per quanto riguarda via Brescia e via Persico, "assi urbani di penetrazione", sono oggetto di una serie di bizzarre 'istallazioni' che impediscono il normale deflusso delle automobili come dossi e limiti di velocità irrazionali . Come si possono rispettare limiti di 20 o 30 km orari su una strada del genere? Tra l'altro mi risulta che sulle strade come via Brescia, cioè strada di categoria E (urbana di quartiere), ai sensi dell'articolo 179 comma 5 del regolamento del codice della strada, sia vietata l'istallazione di dossi che, invece, sono stati posati. E' tutto regolare"? Fasani si dichiara anche preoccupato per quello che può accadere in futuro. "Tra poco toccherà a via Giordano che diventerà una selva di ostacoli per i cittadini. Ma la cosa grave è che le azioni illogiche dettate dall'ossessione incontrollata verso i motori, portano a dovere compiere percorsi più lunghi e attraverso strade inadatte, con evidenti ripercussioni sull'ambiente, sulla sicurezza, sulla pazienza e sulla salute dei Cremonesi. Ma lo sanno il Professore e la sua assistente che il sottopasso di via Sesto è largo esattamente come quello di via Brescia? 7 metri e 51cm, misurati dal sottoscritto, per di più in curva. Quello non è pericoloso? La vita e la sicurezza dei cittadini, lì, vale meno che in via Brescia? O dobbiamo aspettarci che venga degradato ad un solo senso di marcia anche quel sottopasso"?
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