L'ANALISI
10 Ottobre 2015 - 09:25
La conferenza stampa dei carabinieri
MONTICELLI — E’ stato dimesso nella mattinata di venerdì 9 ottobre e si trova ora agli arresti domiciliari in attesa del processo, il 66enne, da anni residente in paese, che giovedì 8 ha tentato di rapinare una donna in pieno centro storico. Inseguito da un libero professionista che si trovava nelle vicinanze, si era infatti accasciato al suolo in preda ad un malore ed era stato ricoverato in ospedale di Cremona. La sua stanza ospedaliera durante la notte è stata piantonata dai carabinieri e ieri i medici hanno deciso il suo ritorno a casa. Originario del Sud Italia, l’uomo deve rispondere di tentata rapina pluriaggravata (perché ha agito con il volto coperto da una cuffia trasformata in passamontagna e con in pugno una pistola a salve) e le misure cautelari sono scattate anche perché si tratta di un soggetto già noto alle forze dell’ordine: ha alle spalle vari procedenti penali e il suo nome era inoltre comparso nelle carte di alcune note indagini del passato. I dettagli sull’accaduto sono stati forniti ieri in conferenza stampa presso il comando provinciale dei carabinieri di Piacenza dal comandante della compagnia di Fiorenzuola, capitano Emanuele Leuzzi, e dal comandante della stazione dei carabinieri di Monticelli, luogotenente Vincenzo De Luca. E’ anche emerso che il 66enne avrebbe tentato di giustificare il suo gesto raccontando di essere in uno stato di indigenza e disperazione. Giovedì ha agito in pieno centro storico, aggredendo la donna sull’uscio di casa, poi quando quest’ultima si è messa a gridare è scappato nella stradina che collega via Martiri a via Circonvallazione. Ma dopo nemmeno 50 metri, inseguito dal monticellese che gli urlava di fermarsi, si è accasciato al suolo. Poco dopo per lui sono scattati i soccorsi, ma anche le manette.
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