L'ANALISI
09 Ottobre 2015 - 18:13
Le devastazioni alla sede della polizia locale
CREMONA - «Ritenuto che la prova appare evidente», saranno processati con il giudizio immediato, saltando quindi l’udienza preliminare, i quattro giovani finiti in manette tra marzo e giugno di quest’anno, con l’accusa di devastazione durante la manifestazione nazionale antifascista del 24 gennaio scorso quando a Cremona scoppiò la guerriglia urbana. Per l’accusa, «una manifestazione mai formalmente autorizzata» e «svoltasi in violazione dell’articolo 18 del Tulps», perché la comunicazione fu ‘faxata’ in una tabaccheria. Si aprirà il prossimo 12 gennaio il processo nei confronti del cremonese Mattia Croce, 21 anni, dj al centro sociale Kavarna, agli arresti domiciliari, del suo amico bresciano Aioub Babassi, 21 anni, residente a Marone (Lago d’Iseo), anche lui ai domiciliari, di Mauro Renica, bresciano di 31 anni (ai domiciliari), esponente del centro sociale ‘Magazzino 47’ di Brescia, e del leccese Matteo Maria Pascariello, 24 anni (ora sottoposto all’obbligo di dimora), gravitante nell’orbita di Hobo. Il giudizio immediato è stato disposto dal gip, Letizia Platè, su richiesta del pm Fabio Saponara.
Leggi di più su La Provincia di sabato 10 ottobre 2015
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