L'ANALISI
15 Settembre 2015 - 16:07
L'ex azzurro Daniele Bracciali
CREMONA - Dopo la chiusura delle indagini sul tennis scommesse, il tennista Daniele Bracciali, già radiato dalla Federtennis e punito con una multa di 40mila euro, ha chiesto al procuratore Roberto di Martino, di essere sentito. L'interrogatorio, fissato per stamane, è slittato al 6 ottobre prossimo. Trentasette anni, di Arezzo, professionista dal 1992, 17 gettoni in Coppa Davis con l’Italia, Bracciali è accusato con l'altro azzurro, Potito Starace, anch'egli già radiato dalla Federtennis e punito con una multa di 20mila euro, di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Aveva chiesto di essere interrogato, ma ha poi revocato la domanda, anche Enrico Sganzerla, il commercialista di Cerea (Verona) intercettato dagli inquirenti mentre parlava al telefono con Manlio Bruno, l'ex commercialista di Beppe Signori, già coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. Sganzerla, 43 anni, lo scorso maggio è stato condannato a 7 anni e sei mesi di reclusione per aver tentato di uccidere la sua ex fidanzata, Laura Roveri, 25 anni, colpendola con 16 coltellate e lasciandola in una pozza di sangue davanti alla discoteca Victory, a Vicenza il 12 aprile del 2014. Secondo l'accusa, Le scommesse sul tennis si sarebbero svolte fra il 2007 e l’estate del 2011 e avrebbero avuto per teatro scenari internazionali come i tornei di Parigi, Monaco di Baviera, Amburgo, Casablanca, Barcellona, Newport. A iniziare il «giro», secondo gli inquirenti, sarebbero stati Bruni e Goretti, sfruttando la conoscenza con Bracciali, il cui nickname su Skype è ‘Braccio78’. Bruni lo chiama ‘il nostro uomo-tennis’. E’ lui che si assume il compito di ‘assoldare’ Starace (a suo dire con successo), Bolelli e persino Seppi, che è stato a lungo prima dell’esplosione di Fognini il miglior azzurro nel circuito (su di loro, però, non ci sono riscontri). Seppi non è indagato. Nel luglio 2007 il primo episodio col tentativo di convincere Bracciali a uscire dal torneo di Newport, dietro compenso di 60mila euro, dopo avere vinto il primo set e perso gli altri due. Fra gli episodi più significativi per l’accusa, quello avvenuto l’8 giugno del 2009 a Monaco quando a Starace (peraltro infortunato) sarebbero stati offerti 50mila euro per perdere il match con Brands. L’italiano si ritirò dopo il primo set. In un contatto del 4 gennaio 2011, Bruni invita Bracciali a tranquillizzare Starace che il debito nei suoi confronti verrà saldato. Il 10 aprile Starace incontra Pablo Andujar a Casablanca. Avrebbe ricevuto 300mila euro ma da un’altra «cordata». Il 18 aprile, a Barcellona, vengono promessi 50mila euro a Starace che affronta Gimeno Traver.
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