L'ANALISI
18 Agosto 2015 - 17:51
CREMONA - «Le disponibilità dei comuni arrivano con il contagocce, ma comprendiamo le difficoltà che hanno i sindaci su questo tema, ma anche oggi ne abbiamo sistemati 9 di immigrati, tra città e provincia, anche se l’afflusso è decisamente diminuito rispetto alle scorse settimane, ma l’impegno della prefettura continua». Così il capo di gabinetto, Beaumont Bortone, fotografa la realtà dell’accoglienza, che non si ferma.
Bortone ricorda gli incontri con i sindaci, la comune ricerca di alloggi, la disponibilità di alcuni privati, ma tutto alla luce del sole, senza accordi sottobanco. Ma non ci sono solo quelli che dicono di no, alcuni sindaci hanno detto di sì alle richieste della prefettura. E’ il caso di San Daniele Po, dove la comunità sta ospitando, da alcuni giorni, tre giovani nigeriani, che sono stati sistemati in un’abitazione del comune, che si trova in via Gonzaga e che è stata lasciata, con testamento, all’amministrazione perché la utilizzasse a fini sociali. Altri sei profughi, cioè tre coppie composte da marito e moglie, due nigeriane ed una ghanese sono invece ospitate alla comunità Emmaus di Canove de’ Biazzi, nel comune di Torre Picenardi e della gestione di occupa la Cooperativa Nazareth di Cremona, una di quelle che avevano dato disponibilità alla prefettura.
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