L'ANALISI
27 Luglio 2015 - 12:09
La scritta abbattuta in Largo Boccaccino
CREMONA - Dopo la ‘o’ , sono cadute anche la ‘b’, l’altra ‘o’ e le prime due ‘c’: non c’è pace per la scritta rossa ‘Boccaccino’ sistemata dall’amministrazione, nell’omonimo largo dietro il Duomo, in nome di una rigenerazione urbana che fa discutere. E stavolta, considerando come alle 23 di domenica 26 luglio le lettere fossero tutte regolarmente al loro posto, ci sono pochi dubbi che l’effetto domino sia conseguenza di un atto vandalico: c’è chi si sta divertendo a fare a pezzi l’allestimento in polistirolo. Comune dispiaciuto. E indagini in corso, con i vigili che stanno visionando le immagini registrate dalle telecamere. Intanto, comunque, si infiamma il dibattito sui social. Polemica su piazza virtuale: «Soldi spesi bene...» il concetto ricorrente su ‘Non sei cremonese se...’ su Facebook, accompagnato, però, dai commenti di apprezzamento che contrastano «i soliti cremonesi lamentoni ai quali non va mai bene niente». Posta il suo pensiero anche Federico Fasani, consigliere Ncd e strenuo oppositore della giunta: «La degenerazione urbana si commenta da sola. I baldacchini parlano con il loro vuoto e la scritta va a pezzi perché è di polistirolo come questa amministrazione».
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