L'ANALISI
29 Giugno 2015 - 21:00
CREMONA - E’ arrivato lunedì 29 giugno il ‘via libera’ definitivo da parte della commissione sanità del consiglio regionale, alla riforma della governance del sistema sociosanitario lombardo che dovrebbe essere approvata prima di Ferragosto.
Le attuali 15 Asl vengono sostituite da 8 ATS (Agenzie di di tutela della salute), con le province di Cremona e Mantova che confluiscono nella nuova ATS della Val Padana; al posto delle 29 aziende ospedaliere è invece prevista la costituzione di 22 ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) alle quali si aggiungeranno Niguarda, Brescia e Bergamo: quella di Cremona comprenderà l’intero territorio provinciale, dunque anche l’azienda ospedaliera di Crema, e il distretto Asl mantovano di Viadana; quella di Mantova la provincia virgiliana meno Viadana.
A favore si sono espressi i gruppi consiliari di Lega Nord, Lisa Maroni, Forza Italia, NCD e Fratelli d’Italia; contrario il Patto Civico, mentre non hanno partecipato al voto — uscendo dalla sala — i rappresentanti di PD e Movimento 5 Stelle.
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