L'ANALISI
25 Giugno 2015 - 11:39
Il cagnolino Jason di cinque anni
SPINADESCO — Un tiro al bersaglio odioso, un gioco insensato o la vendetta di qualcuno incapace di mantenere civili rapporti di vicinato: nei giorni scorsi Jason, un cagnolino di 5 anni, è stato preso di mira da qualcuno che gli ha sparato addosso almeno quattro colpi. Fortunatamente per il piccolo meticcio, la mira è stata imprecisa e il tiratore da strada è riuscito solo a ferirlo ad una zampa. L’animale è quindi tornato a casa dove la sua padrona, L.N., 54 anni, si è accorta che qualcosa non andava: «Sono rientrata dal lavoro — spiega la donna insieme al marito M.D., 59 anni — e ho trovato Jason mogio, dolorante e con il respiro pesante. In più zoppicava. Quindi ho notato una ferita rotonda. Pensavo ad un morso, ma quando ho iniziato a medicarlo ho visto che nella zampa c’era qualcosa. L’ho estratto con una pinzetta e mi sono trovata in mano un pallino di piombo». Ma per Jason la brutta avventura non si era ancora conclusa. Dopo l’estrazione del piombino infatti il cagnolino ha continuato a soffrire e i suoi padroni l’hanno portato allora a Costa Sant’Abramo, dalla veterinaria Michela Ruggeri. La professionista ha scoperto un secondo proiettile, lungo circa un centimetro, conficcato nella zampa. Inoltre gli accertamenti hanno permesso di stabilire che con tutta probabilità sono stati sparati almeno altri due colpi contro Jason. Il cagnolino infatti è stato ferito di striscio sia all’occhio destro che alla zampa anteriore sinistra. Dopo la visita veterinaria la coppia ha denunciato il fatto ai carabinieri che ora indagano per il reato di ‘danneggiamento di animali altrui’. I proiettili sono di piccolo calibro e, pur essendo di forma diversa, potrebbero essere stati sparati entrambi dalla stessa arma: una carabina o un’arma modificata. Sono in corso verifiche e accertamenti in paese sui possessori e gli appassionati di armi e sui cacciatori. «Siamo — spiegano i due proprietari di Jason — amareggiati. Purtroppo ogni tanto Jason riesce a scappare, aggirandosi in paese. Capiamo che questo possa dare fastidio, ma le persone civili risolvono i problemi parlandosi, non a fucilate. Inoltre Jason è un cagnolino timido, che ha paura anche delle mosche. Non fa del male a nessuno. Il fatto è successo quando avevamo tolto la rete dal cancello per poterlo pitturare. Ora l’abbiamo rimessa e stiamo molto più attenti a non farlo scappare fuori».
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