L'ANALISI
24 Giugno 2015 - 18:21
L'avvocato Davide Garbetta
CREMONA - Finito prima in carcere e poi agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine sugli affari illegali nell’edilizia, per l’accusa compiuti da una organizzazione criminale con a capo il calabrese trapianto a Cremona, Giovanni Iannone, Antonio Del Ponte, napoletano di 33 anni, residente a Cremona, potrà recarsi al lavoro nella pescheria di Castelvetro Piacentino. Su richiesta dell’avvocato Davide Garbetta e preso atto del parere favorevole del pm, il gip Pierpaolo Beluzzi «ritenuto che si siano attenuate le esigenze di custodia cautelare poste alla base del provvedimento e da ritenere positiva la ripresa dell’attività lavorativa», ha disposto nei confronti di Del Ponte la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Cremona con il divieto di allontanarsi dalla sua abitazione dalle 9 di sera alle sei del mattino di tutti i giorni della settimana. Il gip ha autorizzato l’indagato «nei soli giorni lavorativi» a raggiungere la pescheria situata a Mezzano Chitantolo «unicamente per svolgervi l’attività lavorativa».
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