L'ANALISI
24 Giugno 2015 - 17:33
Il cieco parziale in sella a uno scooter
CREMONA - Una perizia medico-legale dovrà stabilire se due pensionati di 72 anni siano uno «cieco assoluto» e l’altro «cieco parziale ventisimista». Dovrà accertare, in particolare, le caratteristiche del deficit visivo e la compatibilità con il carteggio sanitario e con i documenti di invalidità acquisiti agli atti del procedimento. La perizia è stata disposta dal gup, Letizia Platè, nell’ambito del processo a carico di due pensionati accusati di aver truffato l’Inps per aver percepito indebitamente, perché ritenuti ‘falsi invalidi’ la pensione di accompagnamento. L’Inps si è costituito parte civile. Il gup Platè ha affidato l’incarico ad Antonio Osculati, medico legale presso il Policlinico San Matteo di Pavia. Qui, il primo luglio, il perito visiterà, anche attraverso accertamenti strumentali, i due pensionati. Nell’espletamento dell’incarico, Osculati sarà affiancato dai consulenti tecnici nominati dai difensori dei due anziani: l’avvocato Ada Ficarelli, legale del «cieco parziale», ha messo in campo Angelo Barbato, medico legale presso l’ospedale Maggiore; l’avvocato Filippo Rizzi, legale del «cieco assoluto», ha nominato l’oculista Maurizio Carrai.
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