L'ANALISI
05 Giugno 2015 - 15:41
La cascina dell'omicidio e l'avvocato Giarrusso
CREMONA - Davanti al gip Letizia Platè, si è avvalsa della facoltà di non rispondere Nadia Gaggia, la donna di 69 anni che da tempo soffre di depressione, piantonata in stato di arresto nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Maggiore, accusata di aver ucciso con venti colpi di candelabro il marito Giuseppe Pasquali, di 73 anni, martedì sera nella cascina Le Motte. L’udienza di convalida si è tenuta nella mattinata di venerdì 5 giugno alle 11.30 in ospedale. «La signora si è avvalsa della facoltà di non rispondere, perché non è ancora in grado di prendere posizione sui fatti in maniera lucida —, ha spiegato l’avvocato Guido Maria Giarrusso —. Sulla convalida dell’arresto mi sono rimesso a giustizia. Mi sono invece opposto alla richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal pm. A mio parere non sussistono i presupposti». Nelle prossime ore è attesa la decisione del gip Platè.
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