L'ANALISI
16 Maggio 2015 - 18:31
Il giudice Guido Salvini
CREMONA - Dopo cinque anni a Cremona, il giudice Guido Salvini è tornato al palazzo di giustizia di Milano. Lei si è occupato di casi di rilievo. Partiamo dall’indagine sul calcioscommesse. «Pensi che io non entro in uno stadio dal 1966, per me è stato occuparmi di un mondo del tutto sconosciuto. L’indagine è nata per caso quando si è scoperto che alcuni giocatori erano stati addirittura addormentati’ in una partita, Cremonese - Paganese, in cui manipolare il risultato avrebbe consentito, tramite le scommesse via Internet, di guadagnare somme enormi. La Cremonese poi, a causa della responsabilità oggettiva, ha pagato molto in sede disciplinare per il tradimento di un suo giocatore infedele senza essere coinvolta in sé come squadra e come società». Siete partiti da lì. «Sì, da quello che sembrava uno scherzo da spogliatoio, grazie all’impegno del procuratore di Martino, man mano è venuto alla luce un vero e proprio sistema di corruzione. Ma sino a quando si è parlato di partite di serie B e di Lega Pro quasi tutti i giocatori hanno confessato di aver combinato decine e decine di partite». E quando si è cominciato parlare della serie A? «Si è alzato, con qualche eccezione, un muro di omertà e di reticenza. Un muro che si è molto incrinato solo quando Hristian Ilievsky si è costituito. Questo comunque dà la misura di quanto grandi siano gli interessi in gioco, è proprio il caso di usare questo termine».
L'intervista integrale realizzata da Francesca Morandi su La Provincia di domenica 17 maggio 2015
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris