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CREMONA

Pendolari cremonesi sul piede di guerra

Desolante il quadro emerso dopo la riunione sul trasporto ferroviario del quadrante sud

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

16 Maggio 2015 - 14:53

Pendolari cremonesi sul piede di guerra

Pendolari alla stazione di Cremona

CREMONA - La prima cattiva notizia: con l’introduzione del nuovo orario estivo, dal primo giugno, i pendolari cremonesi che frequentano la linea per Milano non potranno contare su alcun nuovo collegamento e, tantomeno, sul ‘Treno dei capoluoghi’, la corsa rapida, una al mattino e una di sera, all’andata e al ritorno, che era stata proposta dall’amministrazione, come sperimentazione domenicale contestuale alle iniziative legate ad Expo, per ridurre i tempi di percorrenza fra Cremona e il capoluogo meneghino e valutare, così, la sostenibilità di una corsa senza fermate intermedie nel cartellone quotidiano. La seconda: per far fronte alla minore presenza di personale, continuando però a supportare i servizi direttamente legati al traffico da e per l’esposizione universale, da domenica 2 agosto a domenica 30 agosto tutti i regionali ‘Codogno-Cremona’, ‘Cremona-Piadena’, ‘Piadena-Mantova’ e ritorno saranno soppressi e sostituiti da bus per un totale di 25 corse giornaliere. E intorno, un panorama di generale penalizzazione per il territorio.

 

E’ il quadro, desolante, emerso dalla riunione sul trasporto ferroviario del quadrante sud che si è tenuto in settimana: alla fine del confronto, con al tavolo Regione e Trenord, e con in videoconferenza il Comune (l’assessore alla partita Alessia Manfredini e la dirigente Elisa Brigati) e i comitati locali (per InOrario Matteo Casoni), zero rilancio alla faccia delle garanzie di apertura alle istanze della provincia, della lunga valutazione sul ‘Treno dei capoluoghi’ e delle promesse di ‘attenta considerazione’ delle esigenze espresse dagli utenti più volte assicurata, anche di recente, dall’assessore regionale a Trasporti e Infrastrutture, Alessandro Sorte. La conseguenza è una sola: i ‘seriali’ del binario di nuovo sul piede di guerra e l’amministrazione, almeno, infastidita.

 

leggi di più su La Provincia di domenica 17 maggio 2015

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