L'ANALISI
16 Maggio 2015 - 14:31
Un furto in villa in immagine di repertorio
CREMONA - Tre albanesi di 21, 22 e 26 anni, residenti in case popolari a Sant’Angelo Lodigiano, sono stati condannati dal tribunale di Lodi a pene tra gli 8 anni e 3 mesi e gli 8 anni e 10 mesi, per 47 furti in ville e appartamenti, alcuni commessi tra Cremona e provincia. Erano stati arrestati, alla fine dello scorso anno, dalla squadra mobile della questura di Lodi. Il bottino, dagli orologi agli smartphone, passando per abiti e borse firmate, veniva rivenduto a ricettatori a Milano. E non venivano risparmiate neppure auto costose, come Audi e Range Rover, che invece venivano caricate su camion e fatte rivendere in Ucraina. Quando erano stati presi, sotto Natale, nelle loro case, impacchettati sotto l’albero come regali per i familiari, gli investigatori avevano trovato pc e borse firmate provenienti da alcune razzie. I tre, tenendosi in contatto con telefonini e utilizzando auto rubate lasciate in parcheggi strategici per evitare pedinamenti, avrebbero colpito in mezzo nord Italia. E ora la giustizia ha presentato loro il conto. La difesa ha già preannunciato ricorso in appello ritenendo «eccessive» le pene inflitte con rito abbreviato.
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