L'ANALISI
13 Maggio 2015 - 12:21
Lapo Pasquetti, Franco Bordo e Gabriele Piazzoni
CREMONA - Lo aveva preannunciato a ridosso del 25 Aprile. L'onorevole di Sel, Franco Bordo, ha presentato in procura un esposto per denunciare il reato di apologia del fascismo, dopo il saluto romano fatto al cimitero il 26 aprile scorso in occasione della celebrazione in memoria del Duce Benito Mussolini, sulla tomba del gerarca fascista Farinacci. "Riteniamo che sia un atto dovuto, anche se la procura ha tutti gli elementi per agire autonomamente, perché immagino che abbia avuto segnalazione da parte delle forze dell'ordine", ha detto Bordo, accompagnato in procura da Gabriele Piazzoni, coordinatore provinciale di Sel, e dall'avvocato Lapo Pasquetti di Sel. "Noi come Sel - ha proseguito l'onorevole Bordo - abbiamo apprezzato molto l'iniziativa del sindaco di contenere e limitare la portata di questa manifestazione di stampo fascista. Le leggi dello Stato devono essere rispettate. Oggi l'uso di simboli, l'ostentazione di parole e di bandiere che richiamano il partito fascista non sono tollerate, ma punite per legge". Bordo ha richiamato la recente sentenza della Corte di Cassazione dello scorso ottobre: "Mentre negli anni passati, a fronte di manifestazioni analoghe, c'era una po' una nebulosa da parte della magistratura, adesso la Cassazione si è pronunciata, evidenziando che non è venuta meno la motivazione dell'intento legislativo. Nel caso esaminato dalla Suprema Corte, i due neofascisti di Bolzano che avevano riproposto gesti del Ventennio in occasione di una commemorazione delle Foibe, avevano parlato di anacronismo nella loro difesa. La Cassazione ha invece detto no: in questo periodo storico, in cui c'è la ripresa di organizzazioni di stampo fascista, di simboli negli stadi e non solo, l'anacronismo non sussiste, perché è ritornato quel clima".
Bordo spiega che "in questi giorni, da quando ho annunciato l'iniziativa, abbiamo avuto parole di interesse, di appoggio e anche qualche critica, ad esempio 'non ci sono cose più importanti?', oppure 'che male fanno?'. Io dico che il male sta nel fatto che tutto può diventare tollerato e di tolleranza in tolleranza, nascono queste organizzazioni. Non è possibile che nella lista a candidato sindaco figurasse il presidente di CasaPound, una persona che ha fatto parte di una rissa ed oggi è accusata di tentato omicidio" . Il riferimento di Bordo e' agli scontri del 18 gennaio scorso tra i militanti di estrema sinistra del centro sociale Dordoni e quelli dell'estrema destra di CasaPound. "In proposito - ha proseguito l'onorevole - ho presentato una proposta di legge, primo firmatario Emanuele Fiano del Pd, perché si dettino con maggior chiarezza norme che non permettano la presentazione di liste che facciano riferimento ad organizzazioni neo fasciste. Ora si apre l'iter della discussione".
Per quanto riguarda la decisione del sindaco, Gianluca Galimberti, di non rinnovare il contratto di affitto al centro sociale Dordoni e al Kavarna dopo la guerriglia urbana esplosa il 24 gennaio scorso, l'onorevole Bordo ha detto: "Abbiamo sostenuto le posizioni espresse dal sindaco sin da dopo la manifestazione. Questi comportamenti illegali hanno esautorato i cittadini per bene è i democratici che, come me, volevano partecipare. E'accaduto anche a Milano. Noi siamo con il sindaco. Spero che questa sia l'occasione, perché all'interno dei centri sociali vi sia una presa di coscienza e di capacità di riconciliarsi con la città".
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