L'ANALISI
29 Marzo 2015 - 12:24
CREMONA - La messa per il duce? Non potete farla il 26 aprile, ma il 3 maggio. E’ questo il senso della risposta che il sindaco Gianluca Galimberti ha inviato a chi gli ha chiesto il permesso per la celebrazione della funzione che ogni anno, da molti anni, si svolge a ridosso del 25 aprile al cimitero, in prossimità o in coincidenza della morte di Benito Mussolini. Una iniziativa che non manca mai di suscitare commenti e polemiche.
Il sindaco, infatti, attraverso l’ufficio di gabinetto, ha inviato una lettera a Gian Alberto D’Angelo e - per conoscenza - anche al cappellano della chiesa del civico cimitero; al comandante della polizia municipale; ai dirigente dei servizi cimiteriali. E poi al questore e al vescovo. Il sindaco Galimberti spiega che, a seguito della richiesta inviata il 18 settembre, lo scorso ottobre la giunta ha deciso di autorizzare la celebrazione per il 3 maggio. Il sindaco aggiunge anche alcuni elementi che, rispetto al passato, rappresentano una novità non certo trascurabile. Prima di tutto, la funzione deve avvenire solo ed esclusivamente dentro la chiesetta del cimitero. Inoltre, vieta l’esposizione di simboli, gesti e inni «che costituiscono apologia del fascismo», reato previsto dalla Costituzione». Infine, il sindaco ricorda che a vigilare sul rispetto del divieto coistituzionale saranno chiamati i vigili.
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