L'ANALISI
11 Marzo 2015 - 17:41
Il messaggio che viene visualizzato dopo l'attacco informatico
CREMONA - Nuovi episodi di estorsione telematica negli ultimi giorni e la polizia di Cremona torna ad alzare la guardia.
L'attività criminosa, spiegano dalla questura, avviene attraverso la diffusione in rete di mail che conducono all’installazione di un malware, (il termine indica un qualsiasi software o programma creato allo scopo di causare danni a un computer) il quale cifra, rendendoli assolutamente illeggibili e quindi inutilizzabili, tutti i documenti e i files contenuti sul computer.
Come si concretizza la minaccia. Questa campagna di spam per la diffusione del malware si presenta sotto forma di una mail da parte del soggetto malintenzionato in cui, per svariate ragioni, si chiede di consultare l’allegato al messaggio di posta elettronica al fine di avere ulteriori dettagli su quanto comunicato. Il messaggio è scritto in un italiano corretto e vi sono inseriti una serie di riferimenti che rendono lo credibile agli occhi degli utenti meno esperti. (es: nome, cognome e numero di telefono, email di provenienza con dominio.it, formattazione del messaggio, etc). Una volta aperto l’allegato, però, scatta l’infezione del pc che porta, appunto, a rendere cifrati ovvero protetti da password o 'chiavi' i files in modo tale che tutto ciò che è contenuto nel computer non potrà più essere letto e, quindi, usato a meno che non si conosca il modo di decifrare, aprendoli, i files. Una volta che il sistema è infetto viene visualizzato a schermo intero un messaggio che avverte che i dati sono stati cifrati consentendo anche di decifrare alcuni di essi, proprio per dimostrare che non si tratta di uno scherzo. Successivamente, però, indica al malcapitato la soluzione per risolvere il problema: eseguire il pagamento di una somma di denaro fornendo tutte le istruzioni utili per ottenere il 'servizio'.
Cosa fare per contrastare un attacco di questo tipo:
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