L'ANALISI
29 Gennaio 2015 - 14:50
I carabinieri durante l'operazione 'Aemilia'
CREMONA - Emergono nuovi particolari sull'arresto di Maurizio Cavedo, ex poliziotto della polizia stradale di Cremona residente a Castelvetro, fermato in Venezuela.
Quando la polizia sudamericana lo ha fermato all'aeroporto di Caracas aveva con sé 13 chili di cocaina nascosti tra gli abiti in due differenti valigie.
Gli inquirenti venezuelani lo hanno bloccato a colpo sicuro dopo aver ricevuto un'informazione dai carabinieri del Nucleo operativo di Fiorenzuola i quali sapevano grazie a intercettazioni che l'agente in pensione aveva prenotato un viaggio andata e ritorno Milano-Caracas via Madrid.
I riscontri in possesso degli investigatori fanno ritenere che fosse un viaggio di rifornimento per impossessarsi di stupefacenti da consegnare alla disponibilità dell'organizzazione e poi smerciarli sul territorio. Il valore stimato della droga supera ampiamente il milione di euro.
E' in fase di organizzazione il trasferimento di Cavedo dal Venezuela all'Italia.
Intanto, sempre coordinati dalle direzioni distrettuali antimafia, i carabinieri che hanno partecipato al blitz chiuso nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 gennaio con 163 arresti, stanno catalogando tutte le armi sequestrate: ci sarebbero pistole e fucili.
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