L'ANALISI
26 Gennaio 2015 - 17:03
I 99 Posse
CREMONA - "Non rilasceremo autorizzazioni" per il concerto dei 99 Posse in programma per giovedì 29 gennaio al centro sociale Dordoni per solidarietà nei confronti di Emilio Visigalli (il 50enne del centro sociale ferito gravemente durante gli scontri con Casapound di sabato 18 gennaio). Lo ha detto il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, mentre in città sale la tensione per l'evento dopo la guerriglia di sabato 24 gennaio.
LE FOTO E I VIDEO DELLA GUERRIGLIA
Ma il concerto si farà. La questura, al momento, non intende vietarlo. E spiega perché. «Allo stato dei fatti, tenuto conto che si tratta di un avvenimento previsto in un luogo chiuso e privato — hanno spiegato dagli uffici di via Tribunali — la questura non ha alcuna possibilità di imporre un divieto. Se avremo altre informazioni, se lo scenario cambierà, si faranno altre valutazioni».
Dopo i fatti di sabato scorso, con una città messa a ferro e fuoco, la rabbia dei cremonesi è esplosa e corre sulla rete. Sui social network è nato un comitato spontaneo per chiedere la chiusura dei centri sociali (Comitato per la chiusura dei centri sociali a Cremona). E, in merito al concerto, è iniziata anche una raccolta firme per cancellare l'evento. I 99 Posse, attraverso il loro profilo Facebook, hanno postato messaggi che hanno innescato polemiche. "Onore a chi lotta. Più bastoni e meno tastiere" e "giovedì veniamo a Cremona e siamo certi di trovare una città rasa al suolo". Mentre nelle ultime ore, il gruppo napoletano ha tranquillizzato sindaco e cittadinanza: "Per il concerto ci saremo e ci saranno tanti giovani, non succederà nulla".
"Porteremo la nostra grande preoccupazione - ha detto il primo cittadino - e la nostra totale contrarietà rispetto a questo concerto, al Comitato della sicurezza, preoccupazioni e contrarietà già espresse alla prefettura e alla questura a cui competono le valutazioni a riguardo. Per quanto ci riguarda noi non rilasceremo nessuna autorizzazione. Abbiamo già detto che le convenzioni, che sono scadute, non saranno riconfermate. Tutto il resto attiene ovviamente all’ordine pubblico e per questo ci coordineremo, come già fatto in questi giorni, con istituzioni e forze dell’ordine".
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