L'ANALISI
05 Gennaio 2015 - 11:46
Una pattuglia della polizia locale in una foto di repertorio
CREMONA - Tutti operativi. Neanche un agente in malattia. Tutti i servizi garantiti senza l’ombra di una defezione, inclusi quelli ad hoc previsti in occasione della tradizionale festa in piazza. Insomma, l’esatto contrario rispetto a quanto avvenuto a Roma, dove la notte di San Silvestro l’85 per cento degli agenti della municipale si sono dati malati. Quanto avvenuto tra le ultime ore del 2014 e le prime del 2015 conferma quanto di buono si dice da anni della polizia locale di Cremona. «Il 31 dicembre - spiegano il comandante, Pier Luigi Sforza e il vice, Roberto Ferrari - abbiamo predisposto servizi che hanno previsto l’utilizzo di nove unità: due di pattuglia nella serata, una alla centrale operativa, poi i tre presenti alla festa in piazza e altri tre ai servizi notturni, centrale operativa inclusa. Tutti hanno rispettato i compiti. Di certificati medici neanche l’ombra».
All’origine della protesta dei romani la cancellazione di un’indennità fissa che scattava per il solo fatto di prendere servizio. A Cremona, con lungimiranza, alcuni anni fa, quella indennità è stata modificata legandola alla produttività: non a tutti ma a chi fa qualcosa in più.
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