L'ANALISI
02 Gennaio 2015 - 15:36
Sanfelici, Mazzini, Galimberti, Siboni, Lazzari, Ficarelli
CREMONA - Dopo le ‘ombre’ politiche allungate dal Ncd e le critiche della Lega, le obiezioni di carattere procedurale sollevate da Forza Italia. Il rinnovo del consiglio d’amministrazione di Aem Patrimonio continua a far discutere il mondo politico locale. C’era da aspettarselo vista l’importanza della ex municipalizzata, di sicuro il bottone più ghiotto tra le aziende comunali.
Stavolta nel mirino della minoranza finisce il braccio tecnico di viale Trento e Trieste come il collegio sindacale. Il sindaco Gianluca Galimberti ha nominato i tre membri effettivi (Enzo Coratelli, Elisabetta Pasquali e l’uscente Andrea Bignami. E fin qui, secondo Forza Italia, niente da eccepire. “I problemi – sostiene Ferruccio Giovetti, capogruppo di FI nel Salone dei Quadri – nascono con i membri supplenti”. Vale a dire, Daniele Quinto e Marco Todeschini. “Ovviamente, nulla di personale contro di loro – continua Giovetti –. Il fatto è che le leggi (per la precisione, il Dpr numero 251 del 30 novembre 2012 – prevede che negli organismi delle partecipate sia rispettata la parità di genere. Cosa che non è per i membri supplenti del collegio sindacale. Cosicché, se dove dimettersi la professionista componente effettivo, prenderebbe il suo posto un collega maschio. E la parità di genere verrebbe meno anche a questo livello”.
L’esponente dell’opposizione è il primo a sapere che si tratta di una questione secondaria e “non gravissima” ma, allo stesso tempo, ‘punge’. “Il sindaco ripete che la fragilità solleverà il mondo e che sono le cose piccole le più importanti. Bene, in questo caso è su una cosa ‘piccola’ che ha sbagliato”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris