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CASTELLEONE

Cagnolino ucciso da due pitbull

Il meticcio era al guinzaglio del padrone. Denunciata la proprietaria degli aggressori

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

09 Ottobre 2014 - 10:27

Cagnolino ucciso da due pitbull

Un pitbull in una foto d'archivio

CASTELLEONE — Due pitbull, liberi dal guinzaglio, attaccano e uccidono un cagnolino di piccola taglia a spasso col suo proprietario, un ragazzino residente nel borgo. Un’aggressione fulminea e inesorabile per la quale la padrona dei pitbull ha collezionato tre, diverse, denunce. Succede tutto in un attimo: i tre esemplari si incrociano lungo la stessa strada, e in pochi istanti si scatena l’inferno: il meticcio, portato in giro con tanto di collare e regolare catena, viene puntato e azzannato.

Il suo padrone prova a sottrarlo alla furia degli altri due cani ma non ci riesce, e nella concitazione si spaventa e cade. I pitbull, nel frattempo, non si fermano. Infieriscono sulla povera vittima, che morirà poco dopo per le gravi lesioni riportate. La scena, agghiacciante, si è consumata qualche giorno fa in pieno centro abitato, e adesso la proprietaria dei due cani che hanno sferrato l’attacco, una 34enne del paese, si ritrova nei guai: i carabinieri di Castelleone l’hanno denunciata per uccisione e per omessa custodia di animali.

Non solo, davanti alla Procura di Cremona dovrà rispondere anche di lesioni personali, perché il giovane padrone del meticcio, cadendo a terra, ha riportato una ferita, lieve, a un braccio. Non è chiaro cosa abbia scatenato l’aggressione. Ciò che invece i militari hanno accertato è che gli animali sono sfuggiti al controllo della donna, che avrebbe dovuto portarli a spasso con le protezioni prescritte dalla legge.

Precauzioni che invece il proprietario del cagnolino aveva adottato, ma che non sono servite a salvare la vita del suo compagno di passeggiate. Le indagini hanno invece escluso che i pitbull abbiano tentato di attaccare il ragazzino, che è ‘soltanto’ scivolato: la loro unica preda è stato l’altro cane, che non ha avuto modo di difendersi. Troppa la differenza di peso, e soprattutto diversa l’attitudine.

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