L'ANALISI
01 Agosto 2014 - 20:24
Due esemplari di nutria
CREMONA - Prima il Senato, ora la Regione Lombardia: le istituzioni hanno colto il grido di allarme lanciato dall’intero mondo agricolo (cremonese in primis, ma non solo) contro i danni causati dalla presenza e dalla proliferazione delle nutrie nel territorio e in particolare nelle campagne. Il via all'eliminazione del pernicioso roditore, che non ha nemici naturali, è dunque più vicino.
La giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Maroni, di concerto con l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava, ha infatti licenziato un progetto di legge sul contenimento della nutria, anche attraverso l’eradicazione.
«Con questo provvedimento, che sottoponiamo al consiglio regionale per l’approvazione — ha dichiarato Fava, che conosce bene il problema, grazie alla esperienza maturata da sindaco di Pomponesco per due mandati — diamo seguito agli impegni che io stesso avevo assunto poche settimane fa, durante un incontro a Spineda col mondo agricolo, raccogliendo le forti preoccupazioni per i gravi danni provocati dalle nutrie e la successiva richiesta di contrastare la proliferazione della specie».
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