L'ANALISI
02 Agosto 2014 - 10:02
Pattuglie della polizia in azione
CREMONA - Una donna resta da basso, dopo aver citofonato, ad attirare l’inquilino (o l’inquilina) finiti nel mirino. Si tratta sempre di anziani, ‘abbindolati’ con una voce persuasiva e con la scusa di un documento da ritirare, di una raccomandata da firmare, di un ‘contrassegno’ da pagare per ricevere un non meglio precisato ‘collo’. La complice, invece, sale le scale e, non vista, varca la soglia dell’appartamento lasciato incustodito, proprio mentre l’inquilino è in strada, poco prima o poco oltre il portone, spesso davanti alle cassette della posta, a cercare di capire dalla donna che ha davanti cosa deve ritirare. Il resto sono i minuti, spesso non più di quattro o cinque, nei quali la ladra passa al setaccio la casa e riesce, quasi sempre, a mettere a segno un furto. Quando il bottino è ricco spariscono gioielli e contanti per migliaia di euro. Altre volte la ladre rimediano decine di euro arraffate sopra una mensola o appoggiate in una credenza.
Due donne molto astute, determinate, molto convincenti (e dunque temibili), che hanno colpito in maniera sistematica nei vari quartieri della città a cominciare dal Boschetto, da via del Sale, dagli isolati a lato della Giuseppina e da alcune porzioni del centro (in particolare tra piazza Marconi e via Cadore). Una decina le incursioni messe a segno.
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