CREMONA - «I rifiuti vengono ritirati regolarmente. Il martedì e il venerdì mattina. Gli addetti sono bravi: puliscono tutto e fanno anche oltre il dovuto. Poi arrivano loro, gli extracee che abitano qui, quasi sempre donne: aprono i sacchi dell’immondizia, rovistano ovunque alla ricerca di qualcosa di utile, poi lasciano una distesa di rifiuti. Uno scenario sconcertante. Non ne possiamo più. Non si può andare avanti così, senza regole». Al Cambonino, in via Panfilo Nuvolone, la rabbia dei residenti cremonesi è al limite. Sono sul punto di sbottare. Dalle panchine del viale principale, un gruppo di uomini e donne ieri ha indicato lo scempio che parte dai cassonetti e copre una parte del prato. Più che un’isola ecologica, una discarica. «Lo scempio — precisa una donna che subito si accalora — è continuo, opera di immigrati originari del Nord come del Centro Africa. I sacchi sono sempre sigillati ma li aprono come fosse cosa loro. Se provi a dire qualcosa ti prendono in giro. Ti rispondono: ‘tanto a rimettere tutto a posto ci pensate voi’.
Poco fa c’era un nugolo di bimbi tra i rifiuti. Una situazione potenzialmente pericolosa. Non voglio pensare a quel che accadrà quando partirà la raccolta differenziata». Quel che accade è grave anche per un altro motivo. Oltre a saccheggiare i rifiuti, gli stessi extracee alimentano i cumuli di immondizia gettando quel che scartano dai pacchi della Caritas. «E’ da non crederci, eppure capita: una volta preso il pacco in parrocchia — spiega un uomo — tengono una parte dei prodotti, di solito olio, pasta e farina, e gettano il resto, ad esempio colombe di Pasqua, dolci, le cose che non mangiano. Ma non sarebbe più logico prendere soltanto quel che si consuma? Sappiamo che il parroco è al corrente di quel che accade». «Non conoscono le regole e neppure l’educazione.
In più — racconta un altro signore — sono spavaldi. Mezz’ora fa due ragazzini attraversavano rallentando all’arrivo di un’auto. L’automobilista ha frenato e quando è passato vicino ai giovani loro hanno sputato sull’auto. Se dici loro che è pericoloso comportarsi così, a volte ti rispondono che se l’auto li investe poi prendono i soldi dell’assicurazione. Non so dove andremo a finire».
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Commenti all'articolo
davide sacchetti
23 Maggio 2014 - 20:28
Tra alcuni giorni si vota: nel farlo ricordiamoci che vi è una tendenza politica che vorrebbe personi dare loro il voto, cioè il massimo diritto di un cittadino!
Questo è il risultato di una politica perbuonista verso chi non se lo merita, come del resto si sta rilevando l'operazione "mare nostro" che sta facendo arricchire gli scafisti libici e mandando a fondo le nostre già compromesse risorse.
Che novità.Ecco cosa portano i migranti in città:sporcizia,degrado e luridume.Tanto paghiamo noi fessi con le tasse,loro questa parola non sanno cosa sia ed è giusto che sian mantenuti a sbaffo e commettano reati,tanto restan impuniti e intoccabili.Annettiamoci all'Africa che facciam prima,di europeo non abbiamo più nulla..................