L'ANALISI
CALCIOSCOMMESSE - INTERCETTAZIONE
23 Dicembre 2013 - 12:10
Fabio Quadri arriva in procura a Cremona
CREMONA - Nell’indagine sul calcioscommesse spunta una intercettazione recente. Un incontro fra il Mister X Salvatore Spadaro, il «vecchietto», in carcere da martedì, e l’ex presidente dell’Ancona Ermanno Pieroni. E’ il secondo e avviene due settimane prima dell’ultima ondata di arresti. Nella conversazione, ascoltata dalla polizia, Pieroni consiglia il «vecchietto» di comprarsi le squadre di calcio per manipolare il campionato.
Chi è Pieroni? Sessantotto anni, è stato arbitro e direttore sportivo di Messina, Taranto, Ancona e Perugia, prima di diventare, nel 2000, presidente dell’Ancona, che ha guidato fino al fallimento nell’agosto del 2004. A fare il suo nome per la prima volta nell’indagine sulle partite taroccate, è Massimo Erodiani, tabaccaio e allibratore di Pescara ammanettato due anni fa. Erodiani accosta il nome di Pieroni a quello di Claudio Lotito, presidente della Lazio. Lo fa prima davanti alla procura federale nell’interrogatorio del 16 luglio 2012, parlando di Lazio-Albinoleffe: «Posso riferire che nell’ambito degli scommettitori esce spesso la notizia che il sig. Lotito è quello che gestisce le partite e le combine della Lazio e dietro Lotito ci sarebbe l’ex presidente dell’Ancona il sig Ermanno Pieroni». Riascoltato a Cremona il 29 ottobre, fa verbalizzare: «Confermo quanto dichiarato alla procura federale relativamente a Lazio-Albinoleffe. Ribadisco che si tratta soltanto di voci anche se Pirani (il dentista di Ancona ammanettato due anni fa, ndr) effettivamente mi ha parlato di un Pieroni che sarebbe una sorta di propaggine di Lotito per fare il ‘lavoro sporco’», come è riversato nell’ordinanza di custodia cautelare .
Intanto il procuratore Roberto di Martino, lunedì, ha interrogato Fabio Quadri, il factotutm di Mister X Spadaro. Il 30 dicembre sarà la volta di Mister Y Francesco Bazzani, il «Civ», che nella ricostruzione dell’accusa, si sarebbe occupato dei calciatori e che ebbe contatti via sms con numerosi giocatori, tra cui Stefano Mauri, Gennaro Gattuso e Crisian Brocchi. Dalle carte dell’inchiesta emerge inoltre la contemporanea presenza a Milanello, quartier generale del Milan, il 19 maggio del 2011, del Civ e di Alessandro Battistini, per gli inquirenti «definitivo tassello dell’organigramma del gruppo dei bolognesi» di Beppe Signori. Battistini avrebbe avuto qualche contatto con Ringhio.
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