L'ANALISI
20 Dicembre 2013 - 14:21
BRESCIA - La Corte d'Appello di Brescia ha confermato che Andrea Casarà il 30 agosto del 2007 in via dell’Annona a Cremona ha compiuto atti osceni nei confronti di una donna. La pena è stata abbassata da tre a due mesi di detenzione e commutata in pena pecuniaria pari a 2.280 euro. Cassarà dovrà risarcire anche mille euro alla parte civile rappresentata dall'avvocato Michela Soldi.
Per il reato di atti osceni, lo schermidore bresciano tesserato per la società CS Carabinieri, già medaglia d’oro nel torneo di fioretto a squadre e bronzo individuale alle Olimpiadi di Atene del 2004, il 23 novembre del 2009 fu condannato in primo grado dal giudice Pierpaolo Beluzzi a tre mesi di reclusione e a risarcire la vittima. La Corte d'Appello di Brescia ha quindi confermato la condanna.
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