L'ANALISI
03 Ottobre 2013 - 16:24
L'ingresso della discarica di Cremona
CREMONA - Andare verso la dismissione progressiva di inceneritori e discariche. Riciclando anche i rifiuti che sono già stati trattati, ma in una logica industriale che crea persino occupazione. E’ questa la sintesi del lungo e dettagliato intervento dei tre amministratori della provincia di Cremona (Maria Grazia Bonfante, capogruppo consiliare di Vescovato, Guido Ongaro, vicesindaco di Madignano, Ferruccio Rizzi, capogruppo consiliare di Casalmorano) che sono stati ascoltati in audizione in VI Commissione Ambiente del Consiglio regionale.
I consiglieri presenti hanno conosciuto così da vicino il progetto 'Amali: rifiuti = risorse' che intende sovvertire l’idea di gestione integrata dei rifiuti della provincia di Cremona, che è comunque il territorio lombardo con la più alta percentuale di raccolta differenziata, effettuata attraverso il sistema porta a porta. Se ne è fatto portavoce in Commissione consiliare Ambiente Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, che è intervenuto subito dopo l’illustrazione: “Apprezzo molto il progetto che in parte conoscevo già – ha detto –. E per come è strutturato, per l’idea che lo sottende, non deve essere solo pensato per un singolo territorio provinciale, ma potrebbe diventare un progetto pilota da estendere poi a tutta la regione”. Per questo motivo, Alloni ha chiesto al presidente di Commissione di “trasferire il materiale illustrativo all’assessorato regionale all’Ambiente perché ne tenga conto nella stesura del Piano regionale dei rifiuti di prossima approvazione”.
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