L'ANALISI
04 Luglio 2025 - 17:05
Francesco Fiorini, Antonio Carniti il governatore Attilio Fontana e Luigi Bondioli in Regione. A destra il cremasco Bondioli con Riccardo Bianchini
ROMANENGO - La si può chiamare tentazione irresistibile. Che è quella che ti porta a non considerare la carta d’identità e a seguire soltanto l’istinto. L’istinto di saltare in sella a una moto per percorrere qualche migliaio di chilometri in pochi giorni, solo per il piacere di ritrovarsi con amici e magari di scoprire anche qualche posto nuovo, ammesso che dopo tanti anni ne abbiano ancora da scoprire.
Il quasi 73enne Luigi Bondioli da Romanengo e il 69enne bresciano Riccardo Bianchini, entrambi soci del Moto club Crema, partiranno questa mattina alla volta di Lillehammer, comune di 26.800 abitanti della Norvegia centrale, sede quest’anno del Rally Fim internazionale, che radunerà circa 1.600 motociclisti. I partecipanti inizieranno ad arrivare da lunedì e si fermeranno fino a venerdì, giorno delle premiazioni.
«Ogni volta che torno da un rally internazionale — spiega Bondioli — dico sempre che è l’ultima. Poi, quando viene la primavera, rispunta la voglia di andare in moto e la passione prende il sopravvento. Quello di quest’anno sarà il mio 34° Rally Fim, Bianchini ne ha fatti tre in più. A Lillehammer, noi italiani saremo ancora in 400: non possiamo mancare».
Bondioli spiega l’itinerario: «All’andata faremo la strada più breve, che passa dalla Germania e dalla Danimarca, fino ad arrivare in Norvegia: in tutto sono 2.300 chilometri. Contiamo di farli in tre giorni. Al ritorno, invece, ce la prenderemo con più calma, per andare a visitare qualche località, che ancora non abbiamo visto».
Se Bianchini ha scelto la sua Bmw, ad accompagnare Bondioli in giro per l’Europa sarà la sua inseparabile Guzzi V7 Sport del 1972. «Con il lungo restauro — afferma il centauro romanenghese — l’ho praticamente rimessa a nuovo. Il motore aveva fatto 800mila chilometri e andava rifatto. Dopo il lavoro di restyling ho già percorso 10mila chilometri per rodarlo».
Ottocentomila chilometri, per avere un’idea, sono venti volte il giro della Terra. «Meglio non dirlo — scherza Bondioli — altrimenti i miei amici mi prendono in giro e dicono che esagero».
Al momento della partenza per la Norvegia, una sola preoccupazione: «Il meteo. È prevista una forte perturbazione nel week-end in Germania. Incrociamo le dita».
Nei giorni scorsi, Bondioli, insieme a Francesco Fiorini e Antonio Carniti, è stato ricevuto in Regione dal presidente Attilio Fontana per i cento anni del Moto club, segnalatigli da Silvia Guatterini.
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