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MONTICELLI D'ONGINA

Situazione tesa alla centrale idroelettrica di Isola Serafini

Le sigle sindacali denunciano uno scongiurato grave infortunio sul lavoro che avrebbe portato allo stop del rinnovo contrattuale per l’apprendista suo malgrado protagonista

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

18 Dicembre 2024 - 16:53

Situazione tesa alla centrale idroelettrica di Isola Serafini

La centrale idroelettrica di Isola Serafini

MONTICELLI D'ONGINA - Situazione tesa alla centrale idroelettrica di Isola Serafini: le sigle sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil denunciano uno scongiurato grave infortunio sul lavoro che avrebbe portato allo stop del rinnovo contrattuale per l’apprendista suo malgrado protagonista.

«É stato punito con la mancata conferma dall’azienda – scrivono le sigle in una nota congiunta, puntando il dito contro Enel Green Power –. Questo gesto è non solo inaccettabile, ma costituisce un pericoloso precedente che mina i principi fondamentali di sicurezza, trasparenza e dignità nel lavoro».

Facendo un passo indietro, spiegano: «Il giovane accompagnava un funzionario per verifiche di routine sullo sbarramento del fiume Po. Durante l’attività una struttura di grigliato, già segnalata come pericolante, ha ceduto sotto i suoi piedi, aprendo un varco che avrebbe potuto causarne la caduta nel fiume. Solo la prontezza e l’agilità del giovane hanno evitato una tragedia. Invece di ricevere supporto e comprensione, il lavoratore è stato addirittura redarguito e poi allontanato, colpevole unicamente di aver segnalato le gravi carenze strutturali. A valle di questo episodio, come organizzazioni sindacali abbiamo indetto subito l’assemblea con i lavoratori e chiesto un incontro all’azienda, rimandato e poi finalmente confermato ma non in presenza».

Quindi rincarano: «La situazione nella centrale è da tempo insostenibile, la mancanza di personale grava sulle normali turnazioni e sulla reperibilità, vi sono state più volte segnalazioni su alcune strutture obsolete».

Infine i sindacati assicurano che faranno tutto ciò che ritengono opportuno «per far fronte all’illegittimo comportamento della direzione aziendale, rivolgendoci agli organi competenti, chiedendo il reintegro del lavoratore, pretendendo risposte ai nostri solleciti, coinvolgendo l’opinione pubblica. Mai più punizioni per chi denuncia la verità».

Siamo in attesa dell’eventuale replica di Enel Green Power, richiesta tramite l’ufficio comunicazione.

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