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Invasi da erbacce e zanzare: «Qui la West Nile ha ucciso»

Gli inquilini di via Cà del Vescovo segnalano l’incuria della zona orticola interna. «Abbiamo paura». La replica dell'Aler: «Lo sfalcio è stato fatto»

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

15 Settembre 2023 - 05:25

Invasi da erbacce e zanzare: «Qui la West Nile ha ucciso»

CREMONA - Sono assediati da topi e zanzare. «Mi sono ritrovata i topi in macchina — racconta Silvia Bajrami —. Ieri una mia vicina di casa, portando l’immondizia in cortile, si è vista un topo uscire dal bidone. E poi le zanzare sono un supplizio. Abitava qui il signore morto l’anno scorso a causa della zanzara West Nile, se ne è andato in una settimana».

Sono esasperati i condomini delle case Aler di via Cà del Vescovo, civico 27. Tutto nasce dall’incuria dell’area verde all’interno delle palazzine, una distesa verde e incolta in cui pullulano i topi e le zanzare.

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«Abbiamo chiamato l’Aler e il Comune e da loro non abbiamo avuto alcuna risposta — afferma un’inquilina che preferisce rimanere anonima —, magari contattando il giornale qualcuno ci ascolta, ci siamo detti. Abbiamo comprato tutti le zanzariere per difenderci, ma qui nel cortile non si può stare perché ti divorano. E poi beffa delle beffe, l’orto che fino a un anno fa era curatissimo ora è una distesa verde incolta che nessuno tocca e bonifica e questo perché chi se ne prendeva cura è stato il primo caso in città di West Nile».

Chi si occupava dell’area verde che aggetta sulle palazzine di via Cà del Vescovo era Rino Belloni, morto esattamente il 15 agosto 2022 a causa di febbre della West Nile.

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A raccontarlo è la moglie Giuliana Spinelli: «Mio marito era la voglia di vivere in persona — racconta —. Ad un certo momento ha cominciato ad avere la febbre alta e un gran mal di tesa. È stato ricoverato agli infettivi e dopo una settimana è morto. Ci ho messo sei mesi per capire il perché, mi dicevano che le analisi le avevano mandate a Pavia. Ad un certo punto ho detto che non mi sarei mossa dall’ospedale se non avevo una risposta».

La signora mostra la cartella clinica del marito: «Non me lo restituite più, ma almeno ditemi di cosa è morto: ho detto ai medici — prosegue —. Era mio marito che si occupava dell’orto che sta dietro il nostro condominio, teneva tutto pulito e in ordine, da quando non c’è più lui la situazione è questa, veramente indecente. E poi le zanzare sono un supplizio, io ho paura, se penso a quello che è successo al mio Rino».

Una signora mostra l’ingresso del suo garage quasi coperto dalla vegetazione e dice: «Io qui non ci vengo, ho paura. Ma è mai possibile che si debba vivere in questa condizione».

E prosegue Bajrami: «I bambini, anche se è ancora bella stagione, non possono scendere a giocare, non mi fido, ho paura che fra le zanzare ce ne sia una West Nile. Mi dico è possibile vivere in queste condizioni. Mi domando perché il Comune abbia fatto la disinfestazione delle zanzare in pieno centro e qui no, forse le periferie valgono meno di via Trento e Trieste. La cosa che poi infastidisce è che noi abbiamo cercato di parlare con qualcuno ma Comune e Aler si sono rimbalzati le responsabilità. E allora la soluzione era o chiamare il giornale o Striscia la notizia». 

LA REPLICA DELL'ALER

Ci siamo fatti latori delle lamentele dei condomini Aler di via Cà del Vescovo e contattato la direzione che così ha risposto: «nella zona di via Cà del Vescovo abbiamo fatto uno sfalcio una quindicina di giorni fa, ma è probabile che l’erba sia cresciuta di nuovo — dicono dalla direzione —. È pur vero che segnalazioni di condizioni allarmanti non ci sono pervenute. Se poi si tratta di aree verdi date un uso ai condomini, e soprattutto se chi le curava è deceduto o non lo fa più, dovremo trovare il modo di accordarci sulle modalità con cui gestire in accordo le aree adibite a orti. Si tratta di un’azione che ci ripromettiamo di mettere in agenda, comunque sia cercheremo a breve di realizzare un altro sfalcio. La questione legata alle zanzare non ci compete, si tratta di un’azione di pertinenza del Comune».

In merito l’assessore Simona Pasquali afferma: «Abbiamo in programma altri interventi sulla città, richieste in merito stanno arrivando da più parti. L’alternarsi di caldo umido e pioggia non certo aiuta le operazioni di disinfestazione. Se la zona di via Cà del Vescovo non è stata interessata dagli ultimi passaggi, mi segno questa cosa in agenda e la passo ai tecnici per risolvere il problema. Grazie per la segnalazione».

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