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Il bocciodromo adesso è salvo: trovati i gestori nella Bassa piacentina

‘Soccorso’ piacentino decisivo per il futuro di Cremona. Le corsie alla Bocciofila di Castelvetro. Trattativa avanzata

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

13 Maggio 2023 - 05:30

Il bocciodromo adesso è salvo: trovati i gestori nell'OltrePo

Una veduta delle quattro corsie del bocciodromo

CREMONA - La storia del bocciodromo comunale è salva. Dopo un’impasse durata mesi, la soluzione arriva dalla Bassa Piacentina: a gestire le quattro corsie dell’impianto di piazzale Azzurri d’Italia sarà, con ogni probabilità, la Bocciofila Coop di Castelvetro Piacentino.

La trattativa con l’amministrazione comunale è già in fase avanzata: i rappresentanti dell’associazione sportiva frontaliera, che tra i suoi iscritti conta anche numerosi cremonesi, ieri mattina hanno incontrato l’assessore allo Sport, Luca Zanacchi. Che, pur scegliendo il basso profilo, offre indicazioni sufficientemente chiare: «Siamo al lavoro per garantire un futuro al bocciodromo — dichiara —. Dopo la rinuncia da parte di Federbocce e Consorzio Bocce in Lombardia, formalizzata lo scorso dicembre, abbiamo pubblicato un bando per individuare un nuovo gestore, al quale ha risposto una sola società (il Club Alpino Italiano, ndr) che si è detta interessata esclusivamente all’ala esterna dell’impianto. Per affrontare la questione aperta dei campi da bocce, gli Uffici comunali si sono attivati per avviare un dialogo con l’unica associazione sportiva dilettantistica insediata all’interno del bocciodromo». La Bocciofila di Castelvetro, appunto.

«Nel frattempo — prosegue Zanacchi — abbiamo indirizzato la nostra attenzione anche alla parte commerciale interna alla struttura. Il confronto con l’attuale gestore, che aveva sottoscritto un accordo con la Fib, è in evoluzione. A prescindere dall’esito della contrattazione, posso dire che l’attività del bar non verrà interrotta».

In buona sostanza, per l’impianto si delinea una gestione a tre: la Bocciofila di Castelvetro Piacentino si occuperà del fronte sportivo amministrando i campi da bocce; il Cai installerà una parete da arrampicata nella zona esterna, provvista di copertura, dove svolgerà le proprie attività; il bar resterà funzionante e sarà in capo a un gestore autonomo. Una configurazione composita che promette di rilanciare il bocciodromo non solo come punto di riferimento per il popolo delle bocce, ma anche come nuovo polo sportivo interdisciplinare e spazio di aggregazione con un importante funzione sociale.

Tutto lascia supporre che il progetto verrà finalizzato in tempi brevi, probabilmente già entro la fine di giugno. Una vittoria tutt’altro che scontata per l’amministrazione comunale: «Stiamo facendo tutto il possibile — evidenzia Zanacchi —. Abbiamo rischiato di veder chiudere un impianto prezioso per la città, ma lo scenario attuale lascia ben sperare».

Poi si toglie un sassolino dalla scarpa: «Resta il dispiacere per il disinteresse della Federbocce che, dopo aver abbandonato la gestione, non ha mosso alcun passo avanti nei nostri confronti».

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