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CREMONA E OSPITALITA'

Turismo, il ponte riempie il centro: Torrazzo superstar

Contingentati gli ingressi alla Torre: fra 800 e 900 le persone salite in cima, più o meno gli stessi numeri per il Battistero. E in Cattedrale nel fine settimana 1.900 persone

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

01 Novembre 2022 - 05:30

Turismo, il ponte riempie il centro: Torrazzo superstar

CREMONA - In fila, in attesa che il Torrazzo apra, alle 9,30 di mattina: accade anche questo, nel ponte dei Santi che sta riempiendo la città di turisti. Un afflusso che ha stupito gli stessi operatori: da chi sta al front office dell’ufficio informazioni sotto i portici del Comune, al responsabile dei Beni Culturali della Diocesi, don Gianluca Gaiardi, che racconta: «Ad un certo punto, nel fine settimana abbiamo dovuto contingentare le salite alla Torre — afferma —. Fra 800 e 900 persone sono salite sul Torrazzo, più o meno gli stessi numeri per il Battistero. E la Cattedrale, tenuta aperta nella pausa pranzo dai volontari del Touring, ha visto entrare nel fine settimana 1.900 persone».

L’audizione speciale con il violino Fiorini, con Christian Joseph Saccon e il pianista Massimiliano Génot ha fatto tutto esaurito: «Abbiamo staccato 350 biglietti, le persone apprezzano particolarmente la possibilità di sentire la voce degli strumenti di liuteria classica — spiega la direttrice Virginia Villa —. Per noi la gratuità ai ragazzi arriva fino ai 15 anni e abbiamo strappato 150 biglietti omaggio in questo fine settimana. Vuol dire che oltre ai gruppi, in crescita, sono venuti all’MdV anche molte famiglie. Sta andando bene, confidiamo in un buon afflusso anche in questi giorni».

Elena Piccioni, di TargetTurismo, che gestisce l’Ufficio di Promozione Turistica, non nasconde: «Ad un certo punto abbiamo dovuto chiamare rinforzi, perché il flusso di ingresso era continuo — spiega —. Nel fine settimana sono entrate per chiudere informazioni 1.164 persone: famiglie, gruppi di amici, turisti singoli, provenienti un po’ da ogni dove. Questo l’identikit di chi si è rivolto a noi con la voglia di conoscere le bellezze della città e con la promessa di ritornare».

La città è piena, ma bisogna attrezzarsi: «So che alcuni miei clienti hanno fatto fatica a trovare dove mangiare, come mi ha sottolineato la receptionist di uno dei miei hotel — commenta Silvio Lacchini, di CremonaHotels —. La sola partita Cremonese-Udinese ha portato più di duemila persone. È un bel segnale di vivacità che va coltivato. Abbiamo riempito in questo fine settimana, c’è chi si è fermato due notti, ripartendo il lunedì».

Ma i protagonisti sono loro: i turisti che girano in centro con macchine fotografiche al collo, smartphone sfoderato per selfie e scatti ricordo, per i più agée la guida verde del Touring consultata come un breviario. In attesa di salire sul Torrazzo, alle 9,45 in piazza del Comune, Francesco e Beatrice arrivano da Lecco: «Abbiamo trascorso il fine settimana in Liguria e ora, sulla via del ritorno, abbiamo deciso di fare tappa a Cremona. C’è competizione fra la torre di Lecco e la vostra, ma vedendola dal vivo non c’è storia».

Sandra e Stefano Quadri arrivano da Lugano: «Siamo stati a Pizzighettone per i fagiolini, abbiamo dormito in campagna e ora dedichiamo la giornata a Cremona. È una città bellissima, che non conoscevamo». Alberto e Annamaria, anche loro in coda davanti all’ingresso del Torrazzo, arrivano da Venezia: «Abbiamo fatto un tour alla scoperta dei castelli di Piacenza e di Parma e sulla via del rientro abbiano deciso di fermarci a Cremona. — raccontano —. È una gradevole scoperta, la vostra piazza è bellissima».

«Abbiamo dormito qui due notti con l’idea di prenderci il tempo necessario per vedere la città con le sue bellezze — dicono Giancarlo ed Elisa, provenienti da Rieti —. Nostra figlia vive a Milano e dopo essere stata da lei abbiamo pensato che Cremona fosse una buona tappa per questo lungo ponte dei Santi».

Maria Grazia Andreoli e Maurizio Landi sono ospiti dei cremonesi Marco Lupi e Laura Frigeni e in attesa della visita guidata al cuore monumentale della città raccontano: «Abbiamo visto il Museo del Violino e dedicheremo questa giornata al cuore monumentale della vostra città — raccontano —. Poi so che per stasera (ieri ndr) ci hanno preparato una cena a base di marubini e cotechino. Come rifiutare?». 

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