CALCIO
14 Aprile 2021 - 07:13
CREMONA (14 aprile 2021) - L’allarme è stato lanciato dal Centro Studi di Confindustria: negli ultimi mesi i prezzi internazionali di numerose materie prime sono schizzati verso l’alto. I rincari sono molto diffusi: il prezzo del legno è salito del 7% a febbraio 2021 rispetto a ottobre 2020, quello della gomma del 10%, il rame del 26% e il ferro del 38% . Ciò si affianca al trend di risalita del prezzo del petrolio: +53% sempre in quei mesi di riferimento. Come se non bastasse, il contingentamento dei container ha avuto l’effetto di aumentare in misura sensibile il prezzo dei trasporti in modo da mettere a forte rischio l’ equilibrio dei conti delle imprese che devono fronteggiare una scarsa domanda interna insieme a un rialzo dei costi delle materie prime. Insomma, uno scenario da «tempesta perfetta» che preoccupa tutti i settori produttivi. Difficile immaginare che i costi possano essere scaricati sul consumatore finale in questa fase di crisi per cui è probabile che molte aziende siano costrette a fronteggiare, nell’immediato, una pressione al ribasso sui margini. Va sottolineato che per il petrolio si tratta di un recupero quasi pieno del prezzo, dai minimi toccati ad aprile 2020 a causa della prima ondata di pandemia: -3% dal valore pre-crisi a febbraio. In molti altri casi, invece, i prezzi a inizio 2021 sono ben sopra i valori pre-crisi, specie per i metalli.
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