L'ANALISI
15 Marzo 2021 - 07:15
Francesca Fulco
CREMONA (15 marzo 2021) - «È quasi una settimana che io e mio marito non vediamo più le nostre bambine. Una è in prima elementare e l’altra in terza, entrambe in Dad. Le abbiamo portate dai nonni, dopo esserci accertati che non fossero positive al virus». Così racconta Francesca Fulco, consigliere comunale e impiegata in un’azienda privata. Sia lei che il marito, libero professionista, lavorano e hanno dovuto trovare una soluzione, in assenza di congedi parentali e con l’impossibilità di fare smart working. «Non ho potuto fare lavoro a distanza, mio marito è un libero professionista e non c’è margine — racconta —. I congedi parentali non ci sono, almeno per ora; e chiamare la baby sitter significa avere in casa qualcuno che potrebbe essere vettore di contagio. E in piena terza ondata bisogna essere cauti. L’unica soluzione sono i nonni, ma con tutte le cautele del caso».
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