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CREMONA

Esame della patente con l'aiutino, condannato

Il 28 aprile 2016, un candidato si era presentato alla Motorizzazione con una scheda elettronica nascosta sotto il turbante, tra i capelli, un micro auricolare nell'orecchio e un telefonino acceso nelle mutande: 6 mesi di reclusione, pena sospesa

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

03 Marzo 2021 - 13:56

Esame della patente con l'aiutino, condannato

La Motorizzazione di Cremona

CREMONA (3 marzo 2021) - Una scheda elettronica nascosta sotto il turbante, tra i capelli, un micro auricolare nell'orecchio, un telefonino acceso nelle mutande. Il candidato seduto davanti al pc, nell'aula della Motorizzazione, il suggeritore in provincia di Verona. Per superare l'esame della patente, Pal Singh si era organizzato. Ai quiz aveva risposto così in fretta da insospettire i poliziotti della Stradale. Poliziotti in borghese, camuffati tra i banchi. Accadeva il 28 aprile del 2016. Esame superato e annullato. Oggi è arrivata anche la condanna: 6 mesi di reclusione, pena sospesa. All'indiano veniva contestato l'articolo 1 della Legge 19 aprile del 1925, n.475: "Chiunque in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l'abilitazione all'insegnamento ed all'esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno. La pena della reclusione non può essere inferiore a sei mesi qualora l'intento sia conseguito".

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