L'ANALISI
27 Febbraio 2021 - 06:00
CREMONA (27 febbraio 2021) - Casi di positività triplicati in ambito pediatrico: sebbene i più piccoli restino ancora «protetti», il Covid-19 sembra ora orientarsi sulla fascia degli adolescenti. È la fotografia, non ancora nitida, di ciò che sta accadendo in queste ore: la terza ondata pandemica sta colpendo gli under 18. È purtroppo di ieri la notizia di una bambina di 11 anni, sana e senza alcuna patologia pregressa, ricoverata in gravi condizioni a Bologna: è in Terapia Intensiva, intubata. A Cremona la situazione si presenta ancora sotto controllo: il reparto Covid della Pediatria è vuoto, ma non è tempo di tirare il fiato. L’allerta sul fronte ragazzi si è alzata notevolmente: «Dopo 12 mesi di convivenza con il virus, è incontrovertibile che le domande sulla sua natura siano molte di più rispetto alle risposte — afferma il dottor Claudio Cavalli, primario di Pediatria dell'Asst di Cremona —. Abbiamo imparato tanto ma non abbastanza. Dopo la prima ondata ci siamo riorganizzati, la gestione è migliorata e più mirata. Se prima si aveva la sensazione che la terra franasse sotto i nostri piedi, ora, a livello medico, c’è una maggiore percezione di controllo. Abbiamo capito che le misure di contenimento se applicate funzionano, ma restano tanti punti ancora da chiarire. L’andamento del Covid sulla fascia pediatrica, da zero a 18 anni, è una di queste zone d’ombra».
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