L'ANALISI
09 Febbraio 2021 - 06:28
CREMONA (9 febbraio 2021) - Dopodomani, somministrate le ultime dosi ai sanitari, Cremona archivierà la Fase Uno della campagna vaccinale anti-Covid. Subito dopo sarà già tempo di volgere l’attenzione alla Fase Due, quella riservata agli over 80, che in provincia sono 25.755, 15.110 nel distretto di Cremona e 10.645 in quello di Crema. Ma quando si partirà? Come sarà organizzata? I cellulari dei medici di famiglia sono in queste ore bollenti: «Per quantità di chiamate sembra di rivivere i mesi della prima ondata» commenta qualcuno di loro. La preoccupazione sulla carenza di dosi, le continue rivoluzioni dei piani vaccinali rimodulati in base alle bizze delle case farmaceutiche e un po’ di confusione stanno trasformando l’attesa in frenesia: tutti vogliono sapere come comportarsi e, soprattutto, come prenotare la propria dose. E i primi a sentirsi smarriti sono proprio i medici di medicina generale, ai quali Governo e Regioni hanno affidato un ruolo da protagonisti della complessa macchina organizzativa.
LE PRENOTAZIONI
In Lombardia sono due le date da segnare: il 16 febbraio è il giorno indicato alle prenotazioni. Le modalità sono almeno quattro. La prima è quella che avverrà attraverso un portale che sarà varato nei giorni immediatamente precedenti e che sarà utilizzato anche nelle fasi successive per la prenotazione delle vaccinazioni delle altre categorie e fasce d’età individuate in base al piano delle priorità previsto dall’Istituto Superiore di Sanità. Gli utenti dovranno fornire le proprie generalità e successivamente saranno contattati telefonicamente o tramite un sms in cui saranno indicati luogo, ora e data della somministrazione, che potrà avvenire a domicilio se le condizioni di salute lo richiedono, nell’ambulatorio del proprio medico di famiglia se ha dato la sua disponibilità o in uno dei centri di vaccinazione straordinari accreditati. E’ ovvio che parlando di popolazione anziana la via telematica potrebbe essere un ostacolo per chi è solo e non può contare sul supporto di famigliari. Anche per ovviare a questo problema sarà possibile utilizzare altri canali: il metodo più immediato sarà quello di rivolgersi al proprio medico curante, che a sua volta dovrà comunicare con Ats tramite una piattaforma; c’è poi il portale dei farmacisti e infine Regione Lombardia ha assicurato che sarà predisposto un call center con un numero unico dedicato.
LE SOMMINISTRAZIONI
La Fase Due prenderà ufficialmente il via mercoledì 24 febbraio con le prime vaccinazioni. Regione è intenzionata a «vaccinare tutti i lombardi entro fine giugno». Una sfida. In questa seconda fase saranno interessate circa 700 mila lombardi over 80, di cui 620 mila malati cronici. In provincia si parla di 25.755 soggetti, 15.110 presenti distretto di Cremona e 10.645 in quello di Crema. A effettuare la maggior parte delle somministrazioni saranno i medici di famiglia. Da un primo calcolo effettuato da Ats Val Padana, ogni camice bianco dovrebbe vaccinare una media di 100-120 assistiti, alcuni dei quali a domicilio. Per agevolare il flusso dei vaccinandi più anziani con problemi di deambulazione si è richiesto anche l’intervento della Protezione Civile per garantire i trasporti. In campo per questo servizio ci potrebbero essere anche associazioni di volontariato, che già in piena emergenza Covid hanno dato prova di grande generosità. «Mistero» sul tipo del vaccino. Se nei centri vaccinali straordinari è possibile ipotizzare l’utilizzo di Pfizer – che come risaputo ha necessità di una conservazione, gestione e manipolazione particolari – , per i medici di medicina generale appare una strada non percorribile. A loro dovrebbe essere fornito il Moderna, che non necessità di diluizione ed è più semplice da utilizzare. Per gli over 80 è stato escluso quello prodotto da AstraZeneca: l’indicazione da parte di Aifa è di un suo utilizzo preferenziale per la fascia di età 18-55 anni.
HUB E POLI VACCINALI
La Regione sta predisponendo diversi centri vaccinali, oltre alle strutture ospedaliere, padiglioni fieristici, hangar dell’aeroporto di Linate, palestre e teatri. In provincia è previsto l’hub che sarà realizzato all’interno della Fiera di Cremona. Sul resto del territorio invece le trattative sono ancora in corso: si ipotizzano almeno altri due centri per coprire la zona di Crema e quella di Casalmaggiore. Ma le proposte non arrivano solo dai due centri maggiori, altri comuni in questi giorni hanno inviato ad Ats Valpadana i propri progetti che saranno valutati alla luce di parametri organizzati e di sicurezza piuttosto stringenti.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris