L'ANALISI
08 Febbraio 2021 - 06:38
CREMONA/CREMA (8 febbraio 2021) - «Wonderful!», esclama Neves. «È andata da Dio», dice Samantha. «Un grande risultato», rimpalla Roberto. «Benissimo», scandisce Luca. «C’era pieno», dice Lina. Boom di prenotazioni, en plein in sala, tutto esaurito nella prima domenica di riapertura dei ristoranti all’ora di pranzo. Contenti i clienti, contenti i ristoratori. «La voglia di convivialità», il piatto speciale. Uno sguardo al menù, uno a Mario Draghi, il premier incaricato al lavoro per togliere le castagne dal fuoco.
Mai pranzo della domenica fu più atteso. Una liberazione per i clienti e una boccata d’ossigeno per i titolari delle attività, reduci da un periodo molto difficile, che ha messo in crisi non solo i patron, ma anche centinaia di dipendenti. Con il passaggio alla zona gialla, a Crema e nel Cremasco i ristoranti avevano già ripreso a lavorare a pranzo durante la scorsa settimana. Nel weekend c’è stato il boom.
Anche nel Casalasco locali presi d’assalto, molto soddisfatti i gestori. Anche a Soncino boom di prenotazioni.
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