L'ANALISI
21 Gennaio 2021 - 07:19
CREMONA (21 gennaio 2021) - «Con Lgh Cremona è diventata per noi il vero e proprio Hub delle biomasse, il polo distintivo all’interno del Gruppo per lo sviluppo su questo versante. Sul vostro territorio provinciale ovviamente sono previsti anche altri investimenti (in particolare, decine di milioni sulle linee elettriche, e altri venti milioni sugli impianti di trattamento, a Castelleone e non solo); ma l’elemento che a mio giudizio deve essere maggiormente sottolineato è proprio questa expertise, questo riconoscimento molto forte ottenuto da Lgh - anche partendo proprio da Cremona - sul tema delle biomasse, che nel piano industriale è oggetto di forte attenzione». Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, indica questa come la prospettiva principale della provincia di Cremona all’interno del piano industriale 2021-2030 di A2A, presentato ieri mattina in teleconferenza da Milano insieme a Gianni Vittorio Armani, direttore strategy, e ad Andrea Crenna, che guida la struttura organizzativa amministrazione, finanza e controllo. Al centro dell’attenzione anche l’ormai prossima fusione per incorporazione di Lgh in A2A, che già ne controlla il 51%.
Altro tema caldissimo, la dismissione del termovalorizzatore di Cremona, tra gli oggetti più ‘spinosi’ dei lavori del comitato di coordinamento costituito dall’Amministrazione Comunale con Aem, Lgh, A2A e Padania Acque.
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