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CREMONA (10 gennaio 2021) - «I nostri cari sono lontani dalle famiglie, isolati dalle misure di restrizione, che contribuiscono ad acuire lo spaesamento e la solitudine, accelerando in molti casi la fine della loro vita. Parliamo di nonni, nonne, ma anche di madri, padri, fratelli e sorelle, cittadine e cittadini italiani. Pretendiamo di entrare nelle strutture per rivedere i nostri cari». È quanto sottolinea una lettera indirizzata mercoledì scorso al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottoscritta da varie associazioni fra le quali Angeli Custodi di Cremona, presieduta da Giuseppe Bruno. «Ci rivolgiamo a lei con urgenza — spiegano i rappresentanti di 21 sodalizi —, per richiamare l’attenzione sulla sofferenza delle persone anziane e delle persone disabili, ospiti nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) e nelle Rsd (Residenze sanitarie per disabili). Nella maggior parte dei casi si tratta di individui fragili, con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive, molto spesso non autosufficienti». Nella lettera si sottolinea che «il bisogno di carezze e degli sguardi accoglienti dei familiari, che trasmettono vicinanza e amore, sono fondamentali, tanto quanto le cure prodigate dal personale sanitario».
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09 Gennaio 2021
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