L'ANALISI
CORONAVIRUS. LA SCUOLA
20 Novembre 2020 - 10:51
MILANO (20 novembre 2020) - Cresce rapidamente l’attenzione degli italiani per quelle che saranno le scelte del Governo sulla Scuola, con conseguenze che vanno oltre la funzione educativa. Guardando al dato nazionale, in Italia i ragazzi sono stati contenti di tornare a scuola (90%), un rientro affrontato con entusiasmo (50%), nonostante le stringenti misure di sicurezza, verso le quali c’è stata una sostanziale adesione e comprensione (70%).
Più preoccupati i genitori, i cui timori per il rischio di contagi (25%) supera quello per i possibili problemi di apprendimento legati alla didattica a distanza (14%). Mentre il pasto consumato a scuola si conferma un elemento fondamentale nella vita familiare, sotto l’aspetto organizzativo ma soprattutto nutrizionale, laddove per molti ragazzi esso rappresenta l’unico pasto veramente completo della giornata (11%).
Sono alcuni dei dati emersi dal sondaggio "Nutrire l'Infanzia. Povertà educativa, divario digitale", realizzato da Ipsos per conto di SOS Villaggi dei Bambini per indagare, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Infanzia, le dinamiche all’interno delle famiglie italiane dopo la ripresa dell'anno scolastico in questa nuova fase pandemica. Attraverso questa indagine, l’Organizzazione intende intervenire e sensibilizzare il grande pubblico sul fondamentale ruolo della Scuola nel garantire ai bambini e ai ragazzi la possibilità di costruirsi un solido bagaglio di competenze e di conoscenze, con un’attenzione specifica a quanti vivono in condizioni di fragilità e di marginalità.
“Il ritorno a scuola in presenza è stato un momento davvero felice per i bambini e i ragazzi che accogliamo - spiega Paolo Garattoni, Vice Presidente del Villaggio SOS di Saronno –, si percepiva l’emozione di rivedere amici e compagni lasciati a marzo. Purtroppo è stato, per molti di loro, una breve parentesi. Oggi molti sono di nuovo in DAD, sono dispiaciuti ma comprendono chiaramente che prima di tornare alla vita di prima c’è un ostacolo da superare chiamato Covid-19. Da parte nostra, non possiamo che ricordare che il diritto allo studio è riconosciuto anche
L'indagine Ipsos è stata realizzata dal 27 ottobre al 2 novembre 2020 attraverso metodologia CAWI su un campione di 1000 genitori di bambine/i e ragazze/i frequentanti scuole elementari e medie con 580 casi di sovra campionamento regionale distribuiti tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Puglia e Calabria per garantire una lettura minima di 200 casi per regione (100 in Calabria).
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