L'ANALISI
16 Novembre 2020 - 08:07
CREMONA (16 novembre 2020) - In principio, si pensava sarebbe stata una soluzione transitoria, finalizzata a proseguire l’insegnamento nel periodo della prima ondata del Covid 19. In estate poi, riaprire le scuole dopo le vacanze è diventata più che una condizione fondamentale una priorità. Quando hanno riaperto però, la teoria si è inevitabilmente scontrata con la realtà e la Dad, la Didattica a distanza, è tornata prepotentemente un'esigenza quasi irrinunciabile. Se è vero che gli studenti di oggi sono ormai quasi tutti “nativi digitali”, per contro troppo spesso usano gli strumenti senza avere una vera conoscenza del mondo “Internet” e soprattutto delle trappole che la Rete può avere se non la si conosce fino in fondo. Per questo è stato stilato un vero e proprio ‘galateo della Dad’. Le regole sono semplici, ma non fatevi ingannare, perché spesso quello che sembrerebbe ovvio, poi nella pratica non lo è.
Prima di tutto, anche se si è a casa la lezione è sempre lezione, quindi bisogna rispettare le stesse regole di comportamento che valgono a scuola partendo dalla puntualità negli appuntamenti e nelle scadenze. Un'altra regola importante è quella di organizzare bene lo spazio di lavoro e i materiali prima e durante le attività. Tra le più difficili da rispettare c’è: concentrarsi ed evitare distrazioni. Come a scuola inoltre, anche se ci si collega on-line, si devono rispettare le stesse regole sulla privacy e dunque non è consentito registrare, fotografare e diffondere ad altri immagini degli insegnanti e dei compagni senza autorizzazione. Questa regola vale anche per i contenuti delle chat e degli spazi on-line condivisi.
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