L'ANALISI
CORONAVIRUS. LA PROTESTA
06 Novembre 2020 - 07:01
CREMONA (6 novembre 2020) - Non è più tempo di canzoni dai balconi e di rassegnazione silente. Tante categorie commerciali si sentono ingiustamente colpite e questa volta non hanno intenzione di accettare passivamente le norme imposte dal Dpcm. Tra questi c’è Sonila Drita, titolare del centro estetico Tropical Center di Cremona, che, fortemente amareggiata per non essere neppure stata tra le categorie citate dal primo ministro, ha deciso di non chiudere il suo negozio, che oggi dunque sarà regolarmente aperto. «Non ce la faccio più, mi spiace. La notizia che ci avrebbero fatto chiudere di nuovo è stata una mazzata che non ci meritiamo. Non ho nulla contro i parrucchieri, anzi sono felice per i miei colleghi, per i tanti amici che fanno questa professione, ma che differenza c’è con noi? Di sicuro non faccio parte della schiera dei negazionisti, ben lontana da chi nega l’esistenza e la pericolosità del virus. Ho perso il mio papà per il Covid, quindi credo di essere al di sopra di ogni sospetto, ma a questo provvedimento senza argomentazione non ci sto e non chiudo». Anche a costo di subire una sanzione.
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