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CORONAVIRUS. LA SECONDA ONDATA

In coda per fare il tampone: «Fuori al freddo»

L’Asst: «A ottobre 230 test quotidiani, ora saliti a 400». Attesa per l’esito e l’isolamento sfiora i 14 giorni

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

03 Novembre 2020 - 07:40

In coda per fare il tampone: «Fuori al freddo»

CREMONA (3 novembre 2020) -  Tutti in fila per sottoporsi al tampone, attendendo il proprio turno fuori dal padiglione 8, quello che prima era dedicato alla Medicina dello Sport. Una fila gestita da un dipendente dell’Asst, incaricato di misurare le temperature, fornire informazioni e far rispettare il distanziamento. Ma ieri mattina un inceppamento nel meccanismo ha creato un ‘tappo’ e la fila si è rapidamente ingrossata, lasciando ad attendere all’aperto per una ventina di minuti una quarantina circa di persone. Il tempo di attesa, per persone con magari qualche sintomo del Covid, unito alla mattinata fredda e nebbiosa ha creato qualche malumore e qualche protesta. A complicare le cose c’è anche il fatto che c’è anche qualcuno che si presenta spontaneamente al padiglione 8, senza aver avuto fissato l’appuntamento.

«Un comportamento — spiegano dall’Ats — che contribuisce ad aumentare il rischio di assembramenti. Gli unici casi in cui è previsto il libero accesso sono due: studenti che presentano i sintomi a scuola e quindi vengono recuperati dai genitori i quali li possono portare subito all’ambulatorio tamponi, con l’autocertificazione timbrata dalla scuola e bambini che manifestano sintomi a casa e che, sempre con autocertificazione, possono essere portati subito a fare il test».

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