L'ANALISI
10 Ottobre 2020 - 07:06
Il sindaco Angelo Barbati mostra il punto in cui è stato legato al palo ad altezza d’uomo
TRESCORE CREMASCO (10 ottobre 2020) - Un filo d’acciaio legato a due paletti posti alle estremità della strada e teso ad altezza d’uomo. Roba da rischiare di ammazzare un ciclista od un motociclista di passaggio o perlomeno fargli molto male.
Il folle gesto è avvenuto nella tarda serata di giovedì, a qualche giorno di distanza da altri vandalismi perpetrati ai danni della scuola media e della segnaletica verticale nella zona dell’intersezione fra via Milano e via Verdi. «Giovedì sera, sicuramente dopo le 22 – racconta il sindaco Angelo Barbati -, in via Sant’Agata, all’altezza dell’intersezione con via Verdi (davanti alla scuola media Manzoni), qualcuno ha legato un filo d’acciaio al palo che sorregge il cartello indicante via Sant’Agata da un lato e al palo del cartello dello stop dall’altro facendo in modo che il filo stesso fosse teso ad altezza d’uomo, dopodiché è scappato via. Un automobilista di passaggio, che da via Verdi si doveva immettere in via Sant’Agata, si è accorto del filo, ha fermato il veicolo e mi ha subito chiamato. Io mi sono recato sul posto e a mia volta ho chiamato i carabinieri, arrivati da Crema. Un gesto sconvolgente. Qui non siamo di fronte né ad una ragazzata né ad un vandalismo ma a qualcosa di ancora più grave: questo è un attentato alla vita dei cittadini». Secondo Barbati ci sono buone probabilità di risalire ai colpevoli. «Per il momento, stando ad alcune, prime, ricostruzioni posso dire che si tratta di due ragazzi sui 17 anni. Poi, saranno i carabinieri, che hanno rimosso il filo portandolo via, stabilire eventuali responsabilità».
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