L'ANALISI
25 Settembre 2020 - 06:40
I resti dell'aereo Pilatus Porte
CREMONA (25 settembre 2020) - Risposte sulle cause del tragico incidente in volo che è costato la vita ad Alessandro Tovazzi, il 41enne base jumper di Arco di Trento, e al parmense Stefano Grisenti, 54 anni, il pilota dell’aereo Pilatus Porte adibito al lancio dei paracadutisti, potrebbero arrivare dalla perizia sulla Go-Pro. È la telecamera che Tovazzi aveva montato sul proprio casco e ritrovata da chi indaga. Intanto, va accertato se la scheda Sd della Go-Pro sia funzionante, se abbia registrato il volo. Lo accerterà il consulente tecnico incaricato ieri dal sostituito procuratore Vitina Pinto. Si tratta di Luca Losio, ingegnere di Crema che da dieci anni si occupa di computer forensics, mobile forensics, incident response ed eDiscovery. Partner e istruttore della Guidance Software, lavora, come consulente e formatore, con le forze dell’ordine italiane, le polizie estere, organizzazioni mondiali (Onu, Fao, Wpf). L’ingegnere Losio si è occupato di importanti casi di giudiziaria: dall’omicidio, a Ragusa, del piccolo Loris, il bambino ucciso dalla sua mamma Veronica Panarello, al caso di Gloria, la bimba assassinata da papà Jacob nell’appartamento di via Massarotti, a Cremona. Ed è il perito incaricato di esaminare il telefonino di Alessandro Pasini, l’uomo in carcere a Monza accusato dell’omicidio di Sabrina Beccalli, a Crema.
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