L'ANALISI
22 Settembre 2020 - 08:25
CREMONA (22 settembre 2020) - Un’ecatombe. Se ancora ci fossero stati dubbi, il primo quadrimestre del 2020 per la provincia di Cremona è stato caratterizzato da un eccezionale tasso di mortalità: tra gennaio ed aprile, si sono registrati 3.541 morti, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo del 2019, quando il totale dei decessi è stato di 1.461. Una differenza di 2.080 decessi. I dati certificati da Istat nell’ultimo bilancio demografico mensile, mettono a nudo la triste realtà: il territorio cremonese — così come gran parte delle province lombardo-venete ed emiliane — è stato segnato dal Covid-19.
Prendendo in considerazione il capoluogo, a Cremona la mortalità segue la cavalcata dell’epidemia: se a gennaio e febbraio si registravano 85 e 80 decessi in linea con l’andamento standard, a marzo 2020 si è arrivati a 388, quando nello stesso mese del 2019 erano 85; ad aprile 2020 i decessi sono stati 161 mentre l’anno prima 80. Anche a Crema il picco è stato registrato a marzo con 212 perdite; così a Casalmaggiore, con 58 morti.
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