L'ANALISI
04 Settembre 2020 - 07:55
CREMONA (4 settembre 2020) - Quarantatré anni, un lavoro da architetto e un posto in consiglio comunale, eletta come indipendente nella lista del Pd in rappresentanza del Partito Radicale. Radicale com’è stata la scelta di candidarsi come volontaria per la sperimentazione del GRAd-COV2, il vaccino anti Covid tutto italiano, testato all’istituto Spallanzani di Roma, al policlinico Rossi di Verona e agli ospedali di Piacenza e Cremona. Stella Bellini, una delle primissime cremonesi ad accogliere l’appello delle autorità sanitarie, non si sente un’eroina e descrive il suo passo avanti come un dovere morale.
Cosa l’ha spinta a candidarsi per la somministrazione?
«Il desiderio di proteggere la mia comunità. Da rappresentante della stessa, penso sia normale in fondo. Non possiamo permetterci di rivivere il dramma dei mesi scorsi, e sarebbe imperdonabile vanificare l’enorme lavoro svolto dai medici e dagli infermieri durante la fase più acuta della pandemia».
Nessuna paura?
«Sì, un po’ di paura c’è, non lo nego; diciamo che dopo qualche giorno di profonda riflessione ho trovato il coraggio per superarla. Ho fiducia nella scienza e so che i protocolli sono estremamente scrupolosi».
L'intervista di Matteo Berselli sul giornale di oggi
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris