L'ANALISI
02 Settembre 2020 - 07:23
CREMONA (2 settembre 2020) - «Il 5 ottobre partiremo con le lezioni presso le aule nell’ex magazzino carri del complesso di Santa Monica, poi con gennaio l’intera facoltà con tutte le sue articolazioni e laboratori troverà spazio nel nuovo campus», afferma Lorenzo Morelli, direttore del Distas e responsabile del corso magistrale in Food processing: innovation and tradition della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. «Una sede prestigiosa, resa possibile grazie al sostegno determinante di Fondazione Arvedi Buschini e che rappresenterà un fiore all’occhiello per il nostro ateneo e l’intera città— commenta Marco Trevisan, preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali —. L’obiettivo è portare a Cremona le lauree magistrali in inglesi dell’ateneo per costruire realmente un polo internazionale di alta formazione. Con la fine dell’anno e l’inizio del 2021 verranno consegnati il corpo centrale del monastero e lasceremo così la sede attuale di via Milano». E per capire come la neonata magistrale Food processing insieme a quella in Food Economics e alle triennali in scienze agrarie ed economia aziendale siano ad alta vocazione internazionale basta guardare agli iscritti, ancora in via di definizione, nell’ultima nata di casa Cattolica. Sono una dozzina gli iscritti stranieri alla magistrale in Food processing e una ventina gli italiani iscritti fino ad ora. Tenendo conto del periodo pandemico un buon risultato.
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